Etias: si chiamerà così l’autorizzazione all’ingresso negli Stati Europei per tutti i cittadini Extra Cee non soggetti ad obbligo di visto.
Questa nuova legge è il frutto dell’accordo tra la Presidenza del Consiglio e il Parlamento Europeo il 25 aprile scorso.
L’accordo di oggi è un altro passo importante verso la protezione delle frontiere esterne dell’UE. Il fatto di sapere chi sta arrivando nell’UE ancor prima che raggiunga la frontiera, ci renderà più efficaci nel fermare quanti potrebbero rappresentare una minaccia per i nostri cittadini.
Valentin Radev, ministro dell’interno della Bulgaria
L’Etias (European Travel Information and Authorisation System) entrerà in vigore nel 2021; avrà un costo di 7 euro e una durata di tre anni o fino al termine di validità del documento di viaggio (se entro i tre anni) registrato al momento della domanda. E sarà da compilare online.
Un sistema che permetterà il controllo degli ingressi e aiuterà la sicurezza interna nella prevenzione dell’immigrazione illegale.
L’autorizzazione all’ingresso coinvolgerà i cittadini di circa 60 Stati extra europei. Tra questi Paesi troviamo gli Stati Uniti, il Brasile, l’Australia e ancora gli Emirati Arabi, il Giappone, la Corea del Sud e l’Albania.
L’ingresso sarà permesso per un massimo di 90 giorni sia per turismo che per affari.
Autorizzazione: i dati da compilare
I cittadini dovranno rilasciare queste informazioni in fase di compilazione:
- nome e cognome, data e luogo di nascita e altri dati personali
- emissione, scadenza e luogo di rilascio di un documento valido per l’espatrio
- dati di residenza e quelli dello Stato Europeo d’ingresso.
Questo inserimento servirà per un primo controllo elettronico nelle banche dati di tutta l’Unione Europea.
In caso di approvazione, l’autorizzazione verrà rilasciata direttamente online. Se l’esito, invece, sarà negativo i controlli saranno effettuati manualmente e individualmente nelle sedi appropriate dei rispettivi paesi.
E come le autorizzazioni rilasciate da altri Paesi, anche l’Etias non darà diritto automaticamente all’ingresso o al soggiorno; sarà la dogana di frontiera che prenderà la decisione finale.