Non avrei mai pensato che, al tempo del Coronavirus, l’aperitivo potesse essere via Skype: un bicchiere di vino e via a piacevoli conversazioni con parenti e amici. E allora perché non farvi conoscere una graziosa città francese nota per le sue grandi produzioni di vino? Ecco, per voi, cosa vedere a Bordeaux. Il mio itinerario di viaggio per un weekend tra le viuzze e i luoghi di questa città in compagnia di vini d’annata.

Bordeaux, capitale della regione della Nuova Aquitania é senz’altro una delle città francesi più conosciute nel mondo. Questo grazie al suo vino più famoso: il bordeaux.
Ogni ristorante, ogni locale, ogni pub fa bella mostra di questo preziosissimo prodotto, un vanto della Francia intera.
Ma cosa vedere a Bordeaux tra un calice di vino e l’altro? Che sia “on the road” verso altre città, o per un weekend tutto al francese, questa cittadina merita davvero una visita e non deluderà le vostre aspettative.
Cosa vedere a Bordeaux: il mio itinerario di viaggio
Raggiungere Bordeaux è stato facile: da Roma Ciampino ci sono voli Ryan Air, a giorni alterni, che ti danno la possibilità di fare sia due che più giorni. Io ho optato per un giovedì/domenica di marzo e mi sono goduta, così, non solo la città ma anche un’escursione in uno Château fuori città. E non mi riferisco ai maestosi castelli (nonostante in francese la parola voglia dire proprio Castello) ma alle aziende vitivinicole della zona di Bordeaux.
Ho soggiornato presso l’Apparthotel Victoria Garden. Un hotel 3* molto semplice ma efficiente, pulito e soprattutto a circa 200 metri dal centro di Bordeaux. Quindi, per me, si è rivelata la scelta migliore. Perché il centro si gira a piedi e da questo hotel è stato davvero molto comodo.
Camera Reception Angolo Cottura
Primo giorno:
Sono arrivata intorno alle 10 del mattino a Bordeaux, con la giornata tutta a disposizione. Bus per la città, check-in in hotel, croissant e cappuccino al volo e subito alla scoperta della città. Prendendo la metro sono arrivata a la Cité du Vin: una struttura unica nel genere, con la sua imponente architettura moderna. Un ambiente dove scoprire e assaporare la cultura del vino. 3000 mq di spazio che rendono omaggio al vino: esperienze multisensoriali, auditorium, mostre, workshop con degustazioni, produzioni audiovisive, una terrazza panoramica per guardare a 360° la città. Non mancano wine bar, boutique del vino e bar. Il ticket costa 20€.
Ho camminato, uscita di lì, per circa 20 minuti fino al Quai de Bordeaux il lungofiume della Garonna. Zona dichiarata patrimonio dell’UNESCO nel 2007. Un tempo qui c’erano dei magazzini che ora, completamente bonificati, sono diventati un luogo per eventi, ci sono giardini, piste ciclabili, bar e ristoranti. Ora il lungofiume è diventato uno dei posti preferiti dei francesi.
Pranzo veloce qui e di nuovo in cammino verso Place de la Bourse. La piazza più fotografata dai turisti e più vissuta dai francesi. Grazie anche ai giochi d’acqua del Mirroir d’Eau, piccoli getti d’acqua vaporizzati che rendono la piazza magica e romantica. La sera, con l’acqua ferma, i riflessi del Palazzo della Borsa sono unici!
Riprendo la mia passeggiata ed arrivo al Grand Theatre, il teatro dell’Opera in stile neoclassico che ha circa 3 secoli! Uno dei teatri più belli al mondo.
Ultima visita della giornata: la Cattedrale di Saint-Andrè. In stile romanico, è stata costruita per volere di Papa Urbano II nel 1096. All’esterno due torri gemelle alte circa 80 metri, il campanile e sulla facciata Nord il portale Reale con bassorilievi. All’interno un’unica navata e 5 cappelle.

Secondo giorno:
Decido di andare fuori città per visitare una vigna. Con un bus in circa 1 ora e 10 minuti sono a Saint-Émilion. In realtà si può raggiungere anche in treno alla metà del tempo e allo stesso costo, ma i bus offrono panorami per me decisamente diversi.
Per arrivare in centro ho camminato per circa venti minuti, ma ne è valsa la pena in quanto da valle si sale un pochino passando per vigne con paesaggi straordinari!
Saint-Émilion è un borgo patrimonio dell‘UNESCO, ubicato su un promontorio roccioso e rinomato per avere una delle grandi produzioni di vino francese. Non mancano i palazzi storici, l’architettura romanica, le vie caratteristiche. Visito il Cloître des Cordeliers, il Chiostro dei frati francescani, la Place du Clocher dove si trova l’ufficio turistico e prenoto una visita ad una vigna per il pomeriggio. Proseguo per l’Eglise Monolithe, la chiesa Monolite costruita in un blocco di roccia e per l’Eglise Collégiale la chiesa dei monaci agostiniani in stile gotico e romanico.
Panoramica – Saint-Émilion Collegiale – Saint-Émilion
Dopo pranzo mi reco al punto di incontro e con un van raggiungiamo lo Château, quello di Angélus. L’azienda vitivinicola è stata fondata nel 1782 e ancor oggi è gestita dalla stessa famiglia da ben 8 generazioni. I vini sono di alta qualità, molto intensi e profondi. Di varietà Cabernet Franc, Merlot e una piccola percentuale di Cabernet Sauvignon. Degustazione, visita delle vigne e delle cantine. Rientro in paese e poi di nuovo bus per tornare a Bordeaux.

Terzo giorno:
Cosa vedere a Bordeaux oggi? La parte mancante della città. Dopo colazione mi incammino per 10 minuti verso l’Hôtel de Ville e prendo un bus che mi porta a le Jardin Botanique, i giardini botanici della città. Una piccola oasi verde piena di piante, anche officinali, fiori provenienti da tutto il mondo. Un’oasi di pace per allontanarsi un po’ dalla vivace città.
All’uscita decido di fare a piedi la strada verso il centro. Passo così sul Pont de Pierre fatto costruire da Napoleone nel 1830. Una leggenda dice che il numero delle arcate, 17, non è a caso. Infatti sono il numero totale di lettere che compongono il nome di Napoleone Bonaparte. Superato il ponte raggiungo la Porte Grosse Cloche, il simbolo di Bordeaux che ospita all’interno la piccola Chiesa dedicata a Sant’Egidio.
Arrivo, poi, nella brulicante Rue Sainte Catherine. Lunga più di un chilometro, è la strada dello shopping con più di 200 negozi e vetrine colorate. Mangio qualcosa al Burger King e poi visito la Basilica di Saint-Michel, anche questa patrimonio dell’UNESCO, costruita nel XIV secolo e in stile gotico. Al suo interno una cripta ora divenuta ossario.
Inizia a scendere un po’ di pioggia quindi mi riparo in un locale per una cioccolata calda, prima di rientrare in hotel. Riesco per cena e mi godo la vita notturna.
Grosse Cloche – Bordeaux Pont de Pierre – Bordeaux Basilica di Saint Michel
Quarto giorno:
L’ultimo giorno. In realtà il volo è poco dopo le 14. Ma cosa posso vedere a Bordeaux ancora in poco tempo? Io lo so…
Sveglia presto, check-out e direzione Marché des Capucins, il mercato dei Cappuccini di Bordeaux. Adoro i mercati: dentro c’è la vita, ci sono le personalità della gente del luogo. Un contatto che cerco sempre in un viaggio.
Prodotti freschi di giornata, tra cui verdura, frutta, pesce. Colori e suoni unici di una città che si sveglia. Di una città che si mette in moto. Compro qui il mio pranzo, mi godo una seconda colazione e poi dritta in aeroporto.
Un weekend tranquillo, rilassante in un città a misura d’uomo.
Bordeaux è consigliatissima a tutti. Soprattutto agli amanti del vino: io ci sono anche tornata in autunno per accompagnare un gruppo di sommelier.
Il valore inestimabile delle sue vigne parla per lei e di lei. E’ proprio il caso di dirlo: Salut Bordeaux!