Golf e turismo: li avete mai pensati insieme? O vi siete limitati, come me, a pensare solo alle grandi gare e ai bellissimi green e paesaggi circostanti?

In Italia ci sono circa 80 mila golfisti regolarmente tesserati. Un numero, questo, incredibile se si pensa ai soli 1.200 degli anni cinquanta.
Ecco cosa si legge sul sito del Coni:
“Il golf in Italia è nato nel 1903, importato dagli inglesi, con la fondazione del Circolo Golf di Roma, seguita nel 1907 dai circoli di Menaggio e di Cadenabbia. […] Tuttavia la Federazione Italiana Golf (FIG) venne fondata a Milano solo nel 1927. Durante la seconda guerra mondiale l’attività federale venne a spegnersi tanto che fu necessario ricostituire a Rapallo, nel maggio 1946, una nuova struttura: l’Associazione Golfistica Italiana (AGI). Nel febbraio 1959 l’organismo riassunse l’antica denominazione.”
CONI
Gli eventi legati a questa disciplina sportiva (alle Olimpiadi del 2016 a Rio il golf è stato inserito anche come sport olimpico) sono numerosi nel mondo: EuroTour, Pga Cup, Ryder Cup, Italian Open, Us Open giusto per menzionarne alcuni.
Golfi e turismo: i profitti
Considerando solo i vari eventi nel mondo, i profitti sono circa 2 miliardi di dollari l’anno ma sommando anche tutte le varie realtà che girano intorno (tipo hotel, ristoranti, bar etc) direi che si superano ampiamente. Su un campo da golf, inoltre, lavorano tantissime persone che godono, di conseguenza, di questi benefici.
La maggior parte dei campi da golf si trova annessa a strutture più grandi come Hotel o Resort. Si crea, così, una richiesta non indifferente di turismo con pacchetti inclusi di pernottamenti, eventuali pasti e green fee.
Tutto questo movimento porta il golfista/turista anche a scegliere le proprie vacanze di famiglia sulla base dei campi da golf presenti nella zona. Scelgono, però, delle località che gli permettono sia di avere campi vicini ma anche località con diverse attrattive. Perché? Perché così anche le famiglie si potranno divertire nel caso il golf non sia la loro passione.
Vacanze, queste, che possono essere anche fuori stagione. Infatti se il golfista italiano sceglie la primavera o l’estate per la vacanza sportiva, il nord europeo arriva a marzo/aprile poiché da loro le temperature non sono l’ideale. E in questo modo gli hotel si garantiscono una “buona” entrata in qualunque stagione!
Vediamo, allora, dove golf e turismo generano tutto questo movimento nel mondo.
Golf e turismo: le strutture in Italia
Queste le località italiane:

Località davvero interessanti sia da un punto di vista storico/artistico che naturale. Quello che si dice un incastro perfetto!
Golf e turismo: le strutture in Europa

Non c’è che dire… anche qui luoghi dove golf e turismo coniugano bene il concetto di vacanza completa!
Golf e turismo: le strutture nel resto del mondo

Anche qui posti unici, con una certa predilezione verso il mare! Con scenari, quindi, da togliere il fiato.
E’ veramente il caso di dirlo… giocare a golf è possibile in ogni continente! Che sia a livello dilettantistico o professionista, o perché no, anche da turista, il risultato non cambia: il golf è un ottimo soggetto per le vacanze!