Se mi seguite su Instagram, sapete che lo scorso lunedì ho fatto un viaggio nel tempo, un viaggio nella Roma antica. Ovviamente un viaggio con la mente, nel foro Boario.
C’è una legenda che narra che la cesta con i gemelli Romolo e Remo venne raccolta proprio in quest’aerea e che qui tutto ebbe inizio.
Succede spesso che una brutta giornata, a Roma, si trasformi in una meravigliosa avventura. Di quelle cose inaspettate che poi, quando ci pensi, dici “ma come è stato possibile???”
Ed io ancora ci penso, in realtà. Perché passare dall’ansia della raccomandata dell’Agenzia delle Entrate, alla serenità di Roma è stato un attimo. E senza accorgermi di nulla, ero già fuori da quel civico 50!
Roma Antica: un po’ di storia
Via Petroselli è nel cuore del foro Boario, quello che un tempo era l’area commerciale, il mercato del bestiame dell’antica Roma. Per rappresentarlo, a quel tempo, era stata posta nella piazza una scultura di bronzo raffigurante un toro. Il foro si trovava tra i colli Campidoglio e Aventino.
Il foro era molto animato e già da quando nacque Roma, i mercanti greci erano soliti frequentarlo. Questo grazie anche al vicinissimo Portus Tiberinus, un rudimentale porto fluviale che era proprio all’interno dell’Urbe.
Ed era proprio la vicinanza del fiume Tevere a rendere questa zona soggetta alle alluvioni e, insieme con il Velabro (la zona pianeggiante che si trovava tra il Tevere ed il foro Romano), era per molti mesi all’anno paludosa.
Nel VI secolo a.c, grazie alla costruzione della Cloaca Maxima (un’antica condotta fognaria ancora in funzione), la situazione migliorò tantissimo.
Cosa è rimasto
Di questi antichi luoghi, oggi, vi è traccia di ben poco. Ma quello che si può vedere è conservato in maniera così perfetta che passare di qui ti fa vivere una magia: quella di Roma antica. Una Roma inaspettata, come è successo a me:
” Ancora un incrocio ed ecco il Foro Boario, l’area commerciale, il mercato dell’antica Roma. Di fronte a me il tempio di Ercole, molti lo chiamano il tempio di Vesta confondendolo con quello che si trova al Foro Romano. Sull’altro lato della strada la Basilica minore di Santa Maria in Cosmedin: potrei entrare e pregare affinché tutto vada per il meglio oppure potrei dire alla bocca della Verità che sono stata brava e vedere che succede… ma ci tengo alla mia mano!!!
Sulla mia sinistra il tempio del dio Portuno, dedicato al protettore dei porti e costruito vicino al primo porto di Roma, porto Tiberinus, che ora non c’è più.
Potrei andare più avanti e ammirare il teatro di Marcello ma è ora di entrare… non si sfugge alla burocrazia! Ma niente più ansia né pensieri. Ora sto sognando l’antica Roma. Sto immaginando mercanti al porto, vestali, senatori e popolani avvicendarsi nel foro. Sto fantasticando sulle loro storie, sulle loro avventure. Ed ho già finito con la burocrazia…
E succede che seguendo la fantasia, la mente accantoni i pensieri brutti.
E succede che a Roma seguendo la storia, il cuore impazzisce… Ma che storia meravigliosa!